Euro/Banche

Info: L'euro è la valuta ufficiale dell'Unione europea, attualmente adottata da 18 dei 28 stati membri aderenti all'Unione economica e monetaria dell'Unione europea (UEM): Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna.
La Banca centrale europea (BCE) è l'ente incaricato dell'attuazione della politica monetaria per i 18 paesi dell'Uem; lo scopo principale della Bce è quello di mantenere sotto controllo l'inflazione al 2% e suppone di farlo emettendo moneta che presta esclusivamente alle banche private a un tasso di interesse comunemente detto costo del denaro (pari a 0% dal marzo 2016).
L'Eurotower dal costo di 1,3 miliardi (7000€/mq) è la nuova sede della Bce  (in precedenza il personale occupava parzialmente altri 3 grattacieli (Eurotheum, Japan Center, e Neue Mainzer Straße 32-36)).

Commento: l'idea di riuscire a controllare prezzi e inflazione tramite la sola emissione monetaria è così strampalata che non meriterebbe nemmeno di essere presa in considerazione:
nessuna banca è obbligata a modificare i tassi applicati ai suoi clienti quando cambia il costo del denaro, quindi l'influenza su mercato del credito della Bce è puramente teorica.... inoltre ogni singolo cittadino può praticare i prezzi che vuole e non ha alcun obbligo di alzarli o diminuirli in base al costo del denaro o all'inflazione.
La Bce controlla la base monetaria (bce) che purtroppo non è molto rilevante rispetto alle altre liquidità e al moltiplicatore bancario che dal 2012 è pari a 99, quindi anche se tale politica economica ha certamente effetto sull'inflazione rimane comunque un fattore marginale.
Faccio notare che un prestito a interessi 0% senza vincolo temporale di restituzione è equivalente a un regalo, ovvero la Bce presta soldi alle banche a tempo indeterminato con un tasso molto inferiore all'inflazione e questo a danno del prestatore cioè degli stati garanti della moneta che vedono ridurre a zero tali introiti.
I cali di produttività italiana storicamente ci furono a seguito dell'introduzione di cambi fissi:
dal 1979 Italia entra nello SME, dal 1987 nello SME credibile (regime di cambio più rigido) e dal 1996 quando l'allora Governo Prodi diede corso al programma di rivalutazione per il nostro ingresso nell'Euro.
Personalmente per quanto riguarda l'uscita dall'euro credo che dobbiamo solo fare una moneta secondaria, una lira, moneta elettronica, che abbia indiscutibili vantaggi sull'euro e che quindi lo sostituisca "de facto" su tutto il territorio nazionale, come descrivo nel paragrafo a fondo di questa pagina.
 

Globalizzazione

Altri 360 miliardi di debito pubblico

Importanza: 300€ ≈ {6000€} = {364000M/60M}

Concause: euro

A gennaio 2017 il signor Mario Draghi presidente della BCE a seguito di interpellanza di Marco Zanni ci informa che per uscire dall'euro l'Italia deve prima saldare i conti target 2 che ammontano a circa 364 miliardi di euro in passivo:
cioè con l'euro avevamo un gigantesco debito sul groppone di altri 364 miliardi e nessuno ci ha mai detto nulla?
Innanzi tutto bisogna dire che per uscire dall'euro non è obbligatorio per lo stato saldare il debito/credito (non è scritto da nessuna parte e su questo Mario mente sapendo di mentire) anche perché se fosse obbligatorio la Germania che vanta un attivo di 700 miliardi uscirebbe a velocità della luce e la BCE fallirebbe all'istante.
Ma ora la domanda sorge spontanea:
COSA CA##O È IL TARGET 2???
È un sistema di pagamenti INTERBANCARIO ovvero la modalità con cui le banche europee si scambiano denaro; incredibilmente questo sistema di pagamenti permette alle banche italiane di scambiare denaro per centinaia di miliardi con l'estero (libera circolazione dei servizi in Europa) sfruttando la garanzia della banca centrale nazionale quindi ad essere precisi il "debito" non è quindi dello stato italiano ma solo di Bankitalia e come tale non è assolutamente possibile indicarlo come debito pubblico.
Una parte del "debito target 2"  che è stato accumulato dopo il 2012 deriva dal modo contabile con cui è stata immessa la liquidità con la campagna acquisti assets della BCE (vedere esempio a fondo pagina https://www.ecb.europa.eu/press/key/date/2016/html/sp160915.en.html : aprire un conto corrente in Germania invece che in Spagna genera uno squilibrio target 2).
Poi detta in modo facile se un italiano compra una vettura tedesca e la paga si genera uno squilibrio contabile target 2 (oltre che di bilancia commerciale) ma questo NON significa che lo stato italiano deve pagare di nuovo la vettura dell'italiano in caso di uscita dall'euro ma significa che Bankitalia era a corto di euro ed è stata finanziata dalla bundesbank (ergo si crea un debito reale) e tutto questo per sostenere l'esportazione tedesca e mantenere il cambio fisso dell'euro (che ci avrebbe salvato dai debiti??).
http://sollevazione.blogspot.it/2016/03/leuro-morira-analisi-dei-target-2-di.html
Il grafico in questa pagina ci fa intendere che nel target 2 sono conteggiati pure i nostri crediti come ad esempio l'acquisto titoli stranieri quindi essere debitori tutto sto gran male non fa (alcuni debiti non sono per forza un danno) ma attenzione a non sottovalutarlo perché NON è un debito contabile ma assolutamente reale e come già detto da Draghi sarebbe da ripagare esattamente come qualunque altro debito bancario.

La cosa divertente è che se Bankitalia non paga alcun debito (cosa legalmente possibile) il problema si sposta al creditore, cioè alla BCE; in caso di uscita dall'euro i crediti verrebbero convertiti per legge nella nuova moneta (magari anche svalutata e forse cancellando parte dei debiti veri) quindi il problema è tutto del creditore che come dice la parola stessa ci ha creduto e a questo punto ricontrattare il debito è l'unica speranza di riprenderne almeno una piccola parte.

Aggiornamento: nel maggio 2017 lo stesso Draghi che da noi pretenderebbe 360 miliardi per uscire ha risposto agli olandesi (che hanno un credito di 100 miliardi) che l'euro è irreversibile e che non può speculare su scenari ipotetici (insomma ha imparato la lezione che a mentire pubblicamente si rischiano figure di m€rda).

P.s. l'Italia vanta anche qualche credito dall'Europa e in particolare i miliardi del MES quindi non siamo solo debitori ma anche creditori.

P.p.s. l'importanza è proprio 6000€ (300 annui se grezzamente diviso per 20), non c'è alcun errore e noterete che questo è l'argomento più importante che io abbia mai pubblicato: il dividendo dell'euro ci costa oltre 360 miliardi ovvero quasi 6000 euro a testa (300 annui) oltre a tutte le innumerevoli vessazioni e umiliazioni subite finora e la perdita di sovranità monetaria ha pure un effetto deprimente sul pil.

P.P.P.S. AL MOMENTO IN CUI SCRIVO TUTTO L'ORO DELLO STATO ITALIANO SI TROVA IN GESTIONE A BANKITALIA CHE CIVILISTICAMENTE NE È PROPRIETARIA E CHE POTREBBE USARLO COME COLLATERALE!!!

Banca nazionale e titoli di stato

Importanza: 333€ = [10000M/60M] + [10000M/60M]

Concause: distribuzione di soldi alle banche, corruzione per derivati

La BCE presta soldi alle banche in cambio dei titoli di stato come garanzia e, secondo i trattati internazionali, può prestare soldi anche a banche di proprietà nazionale quindi tutti gli organismi politici italiani che scelgono di non utilizzare una banca nazionale sono dei criminali che di fatto sperperano decine di miliardi di soldi pubblici in interessi che potrebbero essere quasi azzerati.

L'idea di utilizzare una banca "amica" o di proprietà pubblica per piazzare parte dei titoli di stato come fanno altre nazioni europee è indiscutibilmente ottima e permetterebbe un risparmio pari alla differenza fra interesse sui titoli di stato e costo del denaro della bce (attualmente 0,05%):
assumendo di piazzare 500 miliardi si potrebbero tranquillamente risparmiare 10 miliardi considerando che il debito italiano costa ben oltre il 2% ogni anno (anche se i bot hanno rese ridicole paghiamo comunque di interessi, non si sa bene a chi, oltre 70 miliardi annui, includendo anche i derivati).
Ma allora perchè non lo fanno?
Per due semplici motivi:
- i beneficiari degli investimenti in titoli sono tipicamente le banche
- l'economia italiana deve essere distrutta per poter imporre facilmente precarizzazioni e plutocrazia che non si accetterebbero mai a condizioni normali: nel momento in cui si sceglie di vietare ai rappresentanti del popolo la possibilità di controllare la banca centrale si toglie al popolo stesso uno strumento economico fondamentale la cui mancanza sarà poi pretesto per imporre politiche fiscali sfavorevoli ai più.
- la finanza creativa dei derivati trova sempre il modo di sdebitarsi con i politici che svendono il proprio paese.

Bisogna ricordare che il debito pubblico è schizzato alle stelle da quando nell'81 Bankitalia è stata sostanzialmente privatizzata (il dovorzio con il tesoro) e quindi non calmierava più le aste di titoli di stato.

Aggiornamento:
http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/12302408/banche-italiane-colpo-grazia-bomba-400-miliardi-nuovo-regolamento-ue.html

"Un piccolo emendamento all' articolo 507 del regolamento sui requisiti patrimoniali (Crr) prevede di delegare all' Eba, l' Autorità bancaria europea, la facoltà di cambiare l' approccio sull' esposizione bancaria nei confronti degli Stati e del loro debito sovrano: i titoli di Stato in pancia alla banche non saranno più considerati a rischio zero se con rating inferiore alla A." (quini le agenzie di rating aquisiscono peso economico e politico superiore al nostro governo)

Le banche italiane hanno 400 miliardi di titoli pubblici quindi dovranno ricapitalizzarsi TUTTE per molti miliardi (o svendere i titoli) CON INEVITABILI SALVATAGGI DI STATO.

Se i titoli di stato non sono più a rischio zero allora si rischia di non riuscire più a venderli facilmente alle banche e quindi toccherebbe pagare ancora più interessi... ricordiamo a tal proposito che il rischio dipende dalla mancanza di un garante ovvero della banca centrale nazionale che potendo emettere moneta sovrana è sempre solvente (cioè se avessimo la lira il rischio insolvenza sarebbe zero come in ogni paese sviluppato che si rispetti).

 

Ritardati pagamenti

Importanza: 90€ = [5400M/60M]

notizia: ImpresaLavoro dice che i ritardi della Pa verso le imprese sono costati a queste ultime 5,4 miliardi nel solo 2015.

Commento: Se i ritardi nei pagamenti hanno causato un danno di 5,4 miliardi alle aziende allora le banche hanno guadagnato 5 miliardi.
Siamo sempre alle solite:
le banche festeggiano 5 miliardi mentre le aziende sono al collasso.
E a me viene il sospetto che il ritardo sia voluto dai politici sempre amici delle banche, quindi non una mancanza, errore o omissione ma un sistema lucidamente progettato per favorire sempre i soliti.
Da notare che l'interesse legale di mora è l'8% quindi la pubblica amministrazione che non paga deve poi sborsare interessi molto alti a danno dei cittadini che sono quindi assieme alle aziende i finanziatori finali delle banche.

Costi Bankitalia

Importanza: 10€ = [1200M/60M/2]

Notizia: I circa 7000 dipendenti bankitalia costano oltre 800 milioni annui, le spese amministrative superano i 400 milioni annui. I controlli bancari sono stati spostati in maggioranza (oltre la metà cioè /2) alla bce quindi i costi di bankitalia sono poco giustificabili.

"Le principali funzioni della Banca d’Italia sono dirette ad assicurare la stabilità monetaria e la stabilità finanziaria, requisiti indispensabili per un duraturo sviluppo dell’economia. L’attività della Banca d'Italia comprende numerosi impegni nell’ambito dell’Eurosistema e nel contesto internazionale."

Commento: sinceramente non riesco a capire come la stabilità monetaria (di cui si occupa la bce) possa essere garantita da bankitalia (e l'euro ha pesantemente svalutato rispetto al dollaro) e non riesco a capire la "stabilità finanziaria" mentre tante banche son dirette verso il fallimento (o meglio a fallire apposta perché tanto paga sempre pantalone).

 

Rivalutazione Bankitalia

Alfano ESCAPE='HTML'
Letta ESCAPE='HTML'

Importanza: 13€ ≈ 7,5€ + {110€} = [450M/60M] + {(7500-900)M/60}

Notizia: è stata approvata a fine gennaio 2014 la rivalutazione di bankitalia da 156000 euro a 7,5 miliardi (tassati al 12%) a vantaggio degli azionisti privati i cui dividendi (limitati allo 0,5% delle riserve e al 10% del capitale) calcolati su un utile di 2 miliardi annui passeranno dagli attuali 70 milioni a un massimo di 450 milioni annui.
Poichè assieme alla rivalutazione vi è il limite del 3% sul possesso di quote azionarie, vi sarà una vendita di quote eccedenti a bankitalia stessa da parte di Intesa Sanpaolo (27,3%), Unicredit (19,1%), Generali (3,3%), Cassa di risparmio di Bologna (3,2%), Inps (2%) e Carige (1%) per un totale di 55,9% ovvero 3,95 miliardi che di fatto lo stato regalerà agli attuali azionisti e di cui recupererà solo la tassazione al 12% (inoltre gli azionisti potranno comunque contare in futuro sui restanti 3,5 miliardi in loro possesso).
Per consentire la votazione in tempi utili la presidente Boldrini ha violato il regolamento della camera dei deputati imponendo illecitamente la "ghigliottina" ovvero togliendo la parola a tutti quelli che ne avevano diritto e forzando subito l'inizio della votazione senza preavviso (parecchi gli assenti) per poi abbandonare immediatamente l'aula.
Votazione del decreto 1941 (firmatari Alfano, Letta, Saccomanni) e 1188 (senato)
aggiornamento: per il 2013 le banche si sono spartite 380 milioni di dividendi contro i 47 del 2012

Commento: le banche sversano soldi a imprenditori amici e politici che restituiscono il favore in vista dei controlli bancari europei. Alla fine paga sempre Pantalone. 3950-494=3456 ovvero più di tre miliardi regalati subito agli azionisti già citati. I soldi per le banche ci sono sempre.
Quando Gesù cacciò i mercanti dal tempio non si trattava di venditori ambulanti ma di cambisti, ovvero speculatori che lucravano su tutte le transazioni finanziarie del tempo che richiedevano la pesa di monete/metalli preziosi.
La privatizzazione delle banche e la loro possibilità di giocare d'azzardo con investimenti assurdi ci ha portato a un'economia a livelli degli anni '70 ma probabilmente qualcuno ci si è felicemente arricchito.
Regalare un totale di 6,6 miliardi più un vitalizio sugli utili di 0,4 miliardi ogni anno non è dare aiuti di stato?
Secondo me questo è il più grande furto della storia della Repubblica.
Chi capisce un po' di economia può farsi quattro risate leggendo le domande con risposte evasive della Banca d'Italia che hanno il solo scopo di nascondere goffamente la realtà nonchè offendere l'intelletto del lettore.
Il decretino conteneva anche l'abolizione dell'Imu (lo zuccherino per costringere gli oppositori a ingoiare il veleno) incorporando due leggi completamente incorrelate a dispetto dei regolamenti.
Semplice e esauriente sintesi
Possibile verifica dell'ue, cioè l'europa delle banche (un controllo di facciata risolto con un nulla di fatto)
Oppositori in parlamento puniti

p.s. incredibile notare come 236 deputati e 142 senatori (378 persone) siano riusciti a sottrarre capitali di proprietà pubblica per 6,6 miliardi e a regalarli ai privati (banche) senza essere linciati visto che ognuno di loro ha "contribuito" per (6600M/378=) 17 milioni di euro....

 

Salvataggi e bail-in, qualche dubbio

Quando un'azienda è in crisi ne viene dichiarato il fallimento e i creditori (che avevano creduto nell'azienda prestandole denaro) ci perdono.
Quando una banca è in crisi è possibile fare un salvataggio interno (bail-in) oppure metterla in liquidazione.
Per sapere se una banca è in crisi dobbiamo fidarci dei controllori poiché correntisti, azionisti e obbligazionisti non hanno alcun diritto di controllare le carte relative ai crediti/debiti quindi esiste sempre la possibilità che una crisi sia costruita ad arte per beneficiare di salvataggi o svendere crediti deteriorati magari a dei complici:
parliamo di miliardi di euro di crediti deteriorati (cioè non restituiti) su cui vige una sorta di segreto di stato che impedisce di sapere dove sono finiti quindi l'ipotesi di frode con appoggio di corruttibili istituzioni non è poi così improbabile (e sta alla base di un sequestro di documenti in slovenia).
Il problema è che non si conoscono i dati specifici dei problemi della banca ma solo le elaborazioni dei dati quindi oltre a non aver certezza assoluta dell'esistenza di una crisi è anche assolutamente impossibile prevederne le conseguenze:
quelli che creano terrorismo picologico minacciando ricadute nefaste su tutta l'economia italiana e mondiale nel caso di un fallimento bancario non hanno mai portato i documenti essenziali per giustificare tali previsioni ovvero proprio i singoli crediti deteriorati e la lista dei singoli debiti bancari su cui vige il totale segreto.
Non si può negare che un fallimento di un istituo importante abbia conseguenze pesanti anche sullo stato che attualmente è teoricamente garante dei conti correnti fino a 100000 euro ma le conseguenze su altri istituti o l'economia generale, se esistono, sono comunque segrete.
Cosa succede ai conti correnti in caso di bail-in?
Esiste un fondo interbancario per ripianare i conti correnti sotto i 100000 euro ma non contiene soldi sufficienti per un fallimento di una grande banca (ad esempio mps in crisi ha conti per decine di miliardi che lo stato dovrebbe congelare per alcuni mesi e ripagare dopo aver liquidato tutto il possibile) e poi non si capisce per quale motivo le banche virtuose debbano coprire i buchi delle banche non virtuose;
i conti dei cittadini sono garantiti dallo stato (quindi dai cittadini stessi) per evitare la corsa agli sportelli che potrebbe far fallire pure una banca sana ma viene da chiedersi perché i cittadini siano costretti ad aprire il conto in banche private quando i privati non possono dare garanzie.
La recente privatizzazione delle poste sembra voler togliere anche l'ultima possibilità di avere una gestione statale del risparmio protetto dai fallimenti privati con cui il correntista deve per forza confrontarsi.

Aggiornamenti
Come se tutto questo non bastasse il bail-in e tutti gli accordi internazionali che hanno centralizzato il sistema bancario (unione bancaria) sono incostituzionali non solo perché come altri contrari all'art 11 (con pace e giustizia non c'azzeccano nulla anzi rendono possibile una condizione di disparità in cui aiuti alle banche tedesche son sempre concessi a quelle italiane mai) ma anche altri articoli su risparmio e occupazione (4 35 41 47):
invito a leggere questa pubblicazione gratuita di Luciano Barra Caracciolo dal sito di Asimmetrie.org
So bene che ai costituzionalisti televisivi si sente dimostrare tutto e il contrario di tutto e quindi a ragionamenti derivanti dalla costituzione non ci crede mai nessuno perché sempre infarciti di irrazionale giurisprudenza con supercazzola ma invito comunque a dare un'occhiata a Caracciolo perché gli argomenti portati sono davvero un'interessante spunto di riflessione in tema di occupazione e risparmio e, novità assoluta, includono semplici verità economiche caparbiamente rifiutate dagli italici politicanti.

p.s. da fine 2017 l'Europa può bloccare i conti correnti delle banche a rischio ANCHE SOTTO 100000 EURO per 20 giorni in modo tale da innescare una sana ondata di corsa agli sportelli (che potrebbe contagiare pure per gli istituti relativamente sani): insomma sotto i 100000 i soldi non sono più utilizzabili con certezza.

o.t. divertente notare che le banche i soldi vogliono perderli a tutti i costi ;)
(ovviamente i soldi non erano persi ma volutamente imboscati, e fargli causa per costringerli ad ammetterlo mi pare il minimo)

Stress test

Lo stress test, valutando i bilanci del 2013 non è stato superato da:
Monte dei Paschi di Siena, Carige, Banca Popolare di Milano, Popolare di Vicenza, Bper, Banco Popolare, Banca Popolare di Sondrio, Credito Valtellinese e Veneto Banca.
Mps e Carige al contrario delle altre banche continuano a non superare tale test anche nel 2014 e quindi necessiteranno di altri interventi.

p.s. Banca Popolare di Vicenza e la Banca Popolare di Milano non superano completamente i test del 2014 ma di pochissimo quindi si considerano come promosse con riserva.

Renzi ripristina l'anatocismo

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Importanza: 16€ = [1000M€/60M]

Notizia: L'anatocismo bancario è in pratica il calcolo degli interessi sugli interessi (dal greco: "anà" (di nuovo) + "tokismòs" (usura)).
Denuncia adusbef "Nelle misure per la ‘crescita economica’ del D.L. n.91, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, come tutti i governi che lo hanno preceduto dal 1999, il Governo di Matteo Renzi non poteva sottrarsi al ruolo di fedele cameriere dei banchieri con la reintroduzione dell’anatocismo bancario, cancellato dal decine di sentenze di Cassazione negli anni novanta e perfino dalla Corte Costituzionale, per consentire la ‘Crescita’ degli interessi – spesso usurari - delle banche, a danno di consumatori, piccole e medie imprese e delle famiglie già strozzate da tassi di interessi molto elevati e ben superiori alla media UE."
Il calcolo degli interessi in regime di capitalizzazione composta anziché in regime di capitalizzazione semplice determina una crescita del debito.
Aggiornamento: la norma è uscita dalla porta ma rientra dalla finestra.
http://www.diritto24.ilsole24ore.com/art/dirittoCivile/2016-04-13/il-ritorno-anatocismo-bancario-101440.php
"La normativa in esame, in buona sostanza, consente che il correntista, parte contrattuale debole, possa autorizzare preventivamente (quindi, prima della scadenza, cioè ex ante, e non successivamente alla scadenza, ex post, come previsto dall'art. 1283 c.c.) l'addebito degli interessi solutori sul conto al momento in cui questi divengono esigibili, trasformando detti interessi in sorte capitale, produttiva, a sua volta di ulteriori interessi.
Tale possibilità concessa al correntista cela, dunque, una sorta di "imposizione": l'obbligo di liquidazione degli interessi passivi solutori entro 60 giorni se non rispettato dal correntista si tramuta sostanzialmente in una legittimazione ed automatizzazione dell'anatocismo annuale e poco vale nella realtà delle cose l'aver previsto che l'autorizzazione è revocabile in ogni momento, purché prima che l'addebito abbia avuto luogo.
Nella realtà ciò che resta al correntista è la facoltà di scelta: pagare gli interessi maturati extra fido nell'anno solare precedente al 1° marzo di ogni anno oppure farli addebitare in conto dando così via alla capitalizzazione composta degli stessi; al contrario per quanto concerne interessi e spese che si formano nell'ambito del rapporto affidato, seppur maturati quotidianamente non diverranno esigibili il 1° marzo dell'anno successivo perchè non considerati dal testo di legge come liquidi ed esigibili."

Commento: dopo Letta anche Renzi fa la sua bella porcatona a favore delle banche!
Notare l'esempio su wiki in cui un interesse del 9,94% diventa 10,32% grazie all'anatocismo:
similmente un tipico tasso annuale del 6% ricalcolato su base trimestrale diventa (1+0,06/4)*(1+0,06/4)*(1+0,06/4)*(1+0,06/4)-1=0,0613=6,13% quindi aumenta dell'un per mille.
Per le banche anatocismo significa un guadagno superiore all'1 per 1000 su tutti i crediti erogati con interesse oltre il 5% (cioè tutti i crediti tranne i mutui sulla casa):
stimando in almeno 1000 miliardi i crediti esigibili per intero con contratti che prevedano anatocismo otteniamo che il vantaggio dell'uno per 1000 è di oltre un miliardo ogni anno!!!
Un interesse del 15% diventa 17,49%.

http://www.adusbef.it/Consultazione.asp?id=9968

 

Da fare:
rapporti jpmorgan Renzi - politica italiana e governo autoritario.

 

Trasformazione Banche Popolari in Spa

Matteo Renzi ESCAPE='HTML'

Il governo Renzi con appoggio incondizionato della maggioranza parlamentare ha abolito le banche popolari trasformandole in S.p.a. ovvero le uniche banche esistenti che non potevano essere monopolizzate da poteri forti in quanto per statuto nessuno poteva possedere più di una quota.
Ora l'unica concorrenza dal basso alle banche è stata semplicemente cancellata favorendo ancora di più il monopolio del credito in Italia.

Aggiornamento: altra agevolazione fiscale per le banche.

Carte di credito

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Importanza: 83€ = [5000M€/60M]

Notizia: a partire da luglio 2014 è obbligatorio dotarsi di Pos ovvero di sistema per il pagamento elettronico.
I costi per gli esercenti saranno di 1,25% minimo per chi ha moltissime transazioni e del 3% per chi ne ha poche (oltre a un canone fisso).
Attualmente NON sono previste sanzioni per chi non si adegua.
L'obbligo fu introdotto da Monti, rinviato da Letta e applicato durante il governo Renzi.

Commento: se gli italiani pagassero stipendi e i prodotti acquistati con carta di credito il ricavo per i gestori sarebbe teoricamente pari al 3% del pil (non sommerso) ovvero decine di miardi; limitando il calcolo a parte degli acquisti ivati otteniamo l'1,25% di 400 miliardi ovvero 5 miliardi.
I costi del pos per una microazienda con ricavato da 100000 euro saranno di un fisso (200 euro annui) e di una percentuale del 2%, circa 2200 euro deducibili che diventano una spesa effettiva di 1100 euro e una deduzione di 1100 euro in gettito fiscale non incassato dallo stato (quindi le carte di credito le pagano indirettamente anche quelli che non le usano con aumenti di prezzi e tasse).
Non esiste prova alcuna che le carte di credito abbiano mai ridotto l'evasione fiscale pur essendo in uso ormai da parecchi anni, questo perchè chi fa lavori in nero viene pagato ancora in nero esattamente come prima.
Lasciatemi dire che i pagamenti elettronici non riducono i furti ma li spostano nel settore informatico infatti i costi delle carte di credito sono da imputare anche all'assicurazione su cui i clienti possono rivalersi in molti casi quali furto e clonazione anche se non coprono sempre tutto;
se sparisse il denaro contante le rapine avverrebbero costringendo fisicamente le vittime a versare i soldi su un conto temporaneo che una volta speso o prosciugato garantisce il bottino al malfattore:
se la criminalità non utilizza ancora tali metodi è perchè sono rischiosi, hanno alte condanne e non danno grandi guadagni.

300 miliardi di sofferenze per i cittadini

Importanza: 50€ ≈ {1000€} = {0,2*300000M/60M}

Notizia: nel febbraio 2014 le banche italiane detengono crediti deteriorati (ovvero debitori che non sono in grado di pagare) per circa 300 miliardi di euro.   Secondo il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco sarebbe auspicabile la creazione di bad bank a cui cedere sottocosto i crediti deteriorati preferibilmente senza finanziamenti pubblici.

Commento: ovviamente nessuno è così coglione da comprare crediti deteriorati in Italia dove la legge garantisce sempre e solo chi non paga quindi alla fine l'unico acquirente possibile per tali crediti è lo stato generosissimo amico delle banche (ovvero a rimetterci sarà il popolo).
Se il credito è recuperabile al 10%(stima ottimistica) e lo stato lo paga al 30% la perdita sarà del 20% sul totale (coeff 0,2).... inutile lagnarsi, quando le banche stanno per fallire lo stato interviene sempre con i soldi pubblici e faccio notare che lo sbilanciamento commerciale provocato dall'euro sta lentamente togliendo risparmiatori alle banche italiane le quali a lungo andare non potranno fare altro che fallire o socializzare le perdite:
alla fine paga sempre pantalone, che siano gli azionisti o i debitori o i cittadini.

Banche francesi e tedesche scaricano il debito greco sui cittadini europei

http://www.beppegrillo.it/2015/07/il_debito_greco_dalle_banche_agli_stati.html

 

Poi da fare anche paragrafo sui derivati

http://www.beppegrillo.it/2015/10/lomerta_di_stato_sullo_scandalo_dei_derivati.html

Banche tedesche Truffa record ai paesi UE

Importanza: 55000M/20/60M (Italia poco colpita) = {45,8€}

Notizia: le banche tedesche avrebbero sottratto al fisco di paesi Ue oltre 55 miliardi di euro nell'arco di 15 anni facendo rimborsare a propri clienti tasse mai versate (l'Italia pare sia stata poco truffata poiché i rimborsi da noi sono molto più lenti quindi ho stimato un /20 ma è tutto da accertare)

http://www.affaritaliani.it/cronache/la-piu-grande-truffa-fiscale-europea-e--tedesca-da-55-mld-censura-in-tv-568205.html?refresh_ce

Banca mondiale

Importanza: 1€ ≈ {16€} = {1000M/60M}

Notizia: La Banca Mondiale riceve un finanziamento da un miliardo dall'Italia.

Commento: e poi dicono che siamo in crisi.... ma i soldi per aiutare gli imprenditori stranieri nelle isolette caraibiche cioè paradisi fiscali ci sono mentre i nostri imprenditori sono costretti a chiudere.
Poichè non mi è chiaro se esiste la lontana possibilità di restituzione di tali fondi l'importanza è calcolata sull'intero miliardo e mancherebbero al calcolo importanzana le altre centinaia di milioni per le altre banche/fondi indicate nella fonte che vi invito ad ascoltare.

TLTRO: Draghi salva le banche (beate loro)

Notizia: A Giugno 2014 il tasso di riferimento dell'area Euro scende a 0,15% dal precedente 0,25%, il tasso sui prestiti marginali scende a 0,4% da 0,75% e il tasso sui depositi overnight delle banche presso la Bce scende -0,1% (cioè un valore negativo!!).
Il Tltro è un rifinanziamento alle banche, ma vincolato al riutilizzo in favore di famiglie e imprese (con l'esclusione dei mutui per l'acquisto di casa). Vi ricordate i due Ltro da piu' di 1000 miliardi nel 2011 con cui le banche italiane hanno comprato bot e guadagnato senza prestare nulla a nessuno? E che ora le banche non devono nemmeno restituire perchè ora tornerà nei loro conti? Adesso vengono riproposti come Targeted longer term refinancing operations (TLTRO) e sono indirizzati (targeted) ad aumentare i prestiti a un settore specifico: le banche potranno prendere in prestito una somma fino al 7% dei prestiti al settore privato (esclusi i mutui) in essere allo scorso 30 aprile, poi fra marzo 2015 e giugno 2016 il totale che ogni banca potrà prendere in prestito dalla Bce potrà essere fino a tre volte i prestiti al settore privato che quell'istituto aveva in essere allo scorso 30 aprile, da restituire entro il settembre 2018.
Le nuove misure salvabanche metteranno a disposizione almeno 400 miliardi di euro.
Securities Markets Program, sterilizzazione della liquidità:  Oggi quella liquidità tornerà nelle tesorerie delle banche, mentre sino a ieri veniva drenata con operazioni settimanali. E’ evidente che questa operazione è complementare al tasso negativo su depositi che, come detto sopra, sono ormai scesi a livelli molto bassi. A proposito: quand’è che qualcuno, in Germania, alzerà il ditino per sostenere che la fine della sterilizzazione del SMP equivale a finanziamento monetario del deficit, e quindi è in violazione del leggendario articolo 123 del TFEU?
AGGIORNAMENTO ED ERRATA CORRIGE: il TLTRO non è targeted e il M5S ha smascherato l'ennesima truffa finanziaria finalizzata ad ingrassare le banche. Non esiste alcun vincolo che impedisca alle banche di prendere i soldi ed utilizzarli fuori dall'economia reale.
Fonte: http://www.beppegrillo.it/2014/10/draghi_ingrassa_solo_le_banche.html

Commento: le banche hanno bisogno di soldi? Bene! la BCE è pronta a versargliene addosso una valanga con la scusa di finanziare le povere famiglie in grave difficoltà che però NON vedranno un centesimo:
i soldi NON sono vincolati ad aiutare questo o quello e le banche possono farci esattamente quello che gli pare quindi anche prestarle agli amici o alla grande impresa collusa con i politici a tasso bassissimo.
Inoltre pur accedendo al Tltro i tassi di tutti i prestiti attuali NON sono vincolati a scendere nemmeno di un punto quindi l'effetto sulle piccole e medie imprese sarà inesistente: se non aiuti chi adesso ha un debito e ha bisogno di respiro come fai a dire che il tltro serve ad aiutare le aziende??? Bugiardi!
Ve lo dico io a cosa serve il Tltro: poichè il conto in banca degli italiani è stato azzerato dalla differente competitività fra nord e sud europa le banche sono senza soldi ergo non possono prestare e senza aiuti sono destinate al fallimento! Unire economie diverse in una stessa moneta e costrette a vincoli di bilancio assurdi ha desertificato l'economia italiana (-4% pil 2013 nel sud Italia!) e provocato disoccupazione giovanile alle stelle (46%, peggio del dopoguerra) e intanto gli italioti continuano a votare gioiosamente chi li ha ficcati nel tritacarne dell'euro.

Signoraggio

Importanza: 6,3€ = [(450-70M/60M]

Notizia: nel 2006 bankitalia è stata assolta in cassazione (oltre che in 1° e 2° grado) dall'accusa di signoraggio

Commento: Bankitalia non ha mai negato l'esistenza del guadagno da signoraggio che ha anche calcolato in poche decine di migliaia di euro (partendo da 70 milioni e considerando il solo guadagno tolte tutte le spese), quindi esiste ma era per suo stesso giudizio trascurabile.
Attualmente però (dopo la rivalutazione di Bankitalia) gli utili per i soci privati potranno arrivare fino a 450 milioni l'anno quindi è evidente che il guadagno dato dalla sovranità monetaria (o se preferite dalla proprietà privata della banca centrale) NON è più trascurabile.
Tutti i complottisti che per anni hanno urlato contro il signoraggio sono passati dal grado di deficienti al livello di lungimiranti futuristi geni incompresi poichè ora hanno moralmente (e economicamente) ragione grazie alla rivalutazione di bankitalia.....  a furia di ripetere che le banche si fottono i soldi stampati l'evento si è avverato e quindi deduciamo che i complottisti portano una sfiga pazzesca.
Nota sul calcolo importanza: se prima il signoraggio con 70 milioni era praticamente zero (calcoli bankitalia) si può tranquillamente dire che tutti i soldi eccedenti i 70 milioni sono da considerarsi signoraggio della sola banca d'italia quindi senza nemmeno contare la bce.

Bankitalia e gli usurai

Notizia: a seguito di una denuncia dell'Adusbef del 2010 sono partiti 62 avvisi di fine indagine per l'usura contestata ai vertici di Bnl, Mps, Unicredit e BpBari, vi sono il presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, in qualità di ex capo della Vigilanza di Bankitalia, e il ministro dell'Economia del governo Letta Fabrizio Saccomanni, ex dg di Bankitalia, il presidente del Cda di Bnl Luigi Abete; per Unicredit l'ex AD Alessandro Profumo, ora presidente del Cda di Mps, e l'attuale AD Federico Ghizzoni; per Mps l'ex presidente Giuseppe Mussari e il suo vice Francesco Gaetano Caltagirone.

Commento: dopo 4 anni di indagini appare ovvio che se ci sarà un processo finirà quasi certamente in prescrizioni per tutti: il reato è stato certamente commesso ma la lentezza (più o meno voluta) dei procedimenti penali garantirà la libertà a tutti i criminali che sostengono le banche anche a dispetto della legge.
Penoso vedere che ad avere le mani in pasta in questi affari loschi siano un'oligarchia di persone che si scambiano le poltrone ma alla fine restano sempre al potere (con risultati economici mediamente disastrosi).

Considerazioni generali sull'usura
L'usura è un reato, codice penale Art. 644
La soglia di usura viene determinata in base a tabelle sui tassi di interesse pubblicate dalla Banca d’Italia che però derivano dai tassi medi applicati dalle banche.
La soglia di usura è calcolata aumentando il tasso effettivo globale medio (TEGM) di un quarto, cui si aggiunge un margine fisso di ulteriori quattro punti percentuali (in ogni caso la differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali).
Come descritto quì sotto se le banche aumentano i propri tassi allora anche i tassi di ususra aumentano quindi praticamente i tassi da usura li decidono le banche.

beppe scienza "prendiamo il tasso soglia che adesso e il 22,1% e lo riduciamo di due punti, tasso soglia diminuito di due punti percentuali, buoni, anziché prendere il massimo lo riduco di due punti, quindi tasso attuale 20% quando uno va in rosso, già, ma qui c’è la trappola. Perché questo tasso, tasso di usura, è calcolato prendendo il tasso medio, il tasso di interesse rilevato dalla Banca d’Italia per gli scoperti di conto corrente quando uno va in rosso, è il 14,5 %, sì aumenta di 1/4 , si aumenta del 4%, arriva che l’usura è solo se si supera il 22,1%, che è una bella differenza. Intesa San Paolo e le altre applicano il 20% a quel punto, stanno sotto l’usura perché è il 22%, ma il tasso medio non è più il 14,5% è il 20%, l’usura si ha soltanto al 28%, stiamo sotto i due punti, io applico il 26%, non faccio usura, tutti applicano il 26%, non fanno usura, ma portano i tassi medi al 26%, nuova rilevazione della Banca d’Italia, i tassi medi sono al 26%, l’usura scatta più soltanto al 34%, tutti d’accordo, si mettono a applicare il 32, non fanno usura e portano i tassi medi al 32%. Nel giro di un anno con questo meccanismo della legge sull’usura, sicuramente e della furbizia di Intesa San Paolo, indipendentemente da come sono i tassi di mercato, indipendentemente che l’Euro sia lo 0,5%, che i Bot resta l’1 %, che la Banca Centrale Europea prende i soldi all’1 %, che gli stessi spread, sì magari il 5% i tassi dei titoli di Stato sino il 6%, indipendentemente da tutto quello, grazie a questo comportamento, a un comportamento simile delle banche italiane, in un anno il tasso applicabile senza commettere l’atto di usura, arriva al 40%."

AGGIORNAMENTO 2017: in base a sentenza cassazione 19 ottobre 2017 n. 24675 l'eventuale usura sopravvenuta (che si presenti successivamente alla stipula del contratto) non è usura quindi è perfettamente legale anche se supera la soglia di usura indicata da Bankitalia.
"se nel corso del tempo i tassi concordati al momento della stipula superano la soglia di usura non si verifica la nullità o l’inefficacia della clausola contrattuale di determinazione del tasso degli interessi stipulata anteriormente all’entrata in vigore della predetta legge (legge 108 del 1996, ndr), o della clausola stipulata successivamente..."
Insomma se non ci riescono i politici a favorire gli usurai allora provvedono i magistrati.

Costi conti correnti

Importanza: 56€ = [30M(numero conti italiani)*112(maggiorazioni italiche)/60M]

Informazione: Secondo l'UE i conti correnti italiani costano circa il doppio dei 112€ di media europea (secondo l'UE nel 2013 253€, secondo l'Abi sono nella media ma è inutile chiedere all'oste se il vino è buono e secondo Bankitalia che fa esclusivamente analisi a campione i costi sono nella media); fra le maggiori differenze le spese di scoperto conto e le imposte di bollo statali (queste ultime sono tasse che abbiamo solo noi e che quindi non dipendono dalla volontà delle banche).

Interessante l'approccio della Cgia di Mestre che considera pure i costi globali in rapporto al totale delle attività (total operating expenses in percentage of total assets) e che di nuovo in Italia sono i più alti.

A onor del vero bisogna precisare che le banche italiane hanno molto personale immediatamente disponibile ma questo che fino a qualche anno fa era un punto di forza con i conti correnti online e la crisi è diventato un peso poiché il rapporto costi benefici è assai basso.

Morale: il conto corrente in Olanda costa molto meno.

Svalutazioni e perdite sui crediti concessi

Importanza: 50€ [3000M/60M]

Informazione: con la legge di stabilità 2013 (governo Letta) le banche potranno dedurre dalle tasse le perdite eccedenti lo 0,3% dei crediti risultanti in bilancio in 5 anni anzichè in 18.

Commento: appurato il fatto che le perdite che rimangano sotto lo 0,3% dei crediti in bilancio sono deducibili dalle tasse senza attese (cosa che a una banca seria già basterebbe) ci accorgiamo con stupore che sono deducibili senza alcun limite percentuale (al contrario di molti paesi europei) tutti i crediti deteriorati (inclusi prestiti agli amici senza richiesta di restituzione) nell'arco di soli 5 anni mentre prima erano 18 anni.
http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2013/11/ennesimo-favore-alle-banche-20-miliardi-di-euro-di-tasse-in-piu-per-i-cittadini.html
Perdita calcolata in entrate fiscali stimabile in 3 miliardi annui.

MPS: (Tre)Monti bond e 20 miliardi in regalo

Importanza: 17€ ≈ {333€} = {20000M/60M}

Notizia vecchia: i Tremonti bond sono stati sottoscritti nel 2009 da quattro banche di interesse nazionale per un controvalore complessivo di 4.05 miliardi di euro:
Banco Popolare – 1.450 milioni restituiti
Banca Popolare di Milano – 500 milioni restituiti
Credito Valtellinese – 200 milioni restituiti
Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) - 1.900 milioni di euro
MPS non era in grado di restituire il denaro e ha scambiato 1.92 miliardi con altrettanti Monti bond, inoltre ha sottoscritto altri 2 miliardi di Monti bond che con la ricapitalizzazione da 5 miliardi pagata dagli azionisti il mps ripagherà per intero!

Aggiornamento 2016: niente miracolo ma tragedia infinita poiché mps continua a sprofondare.
Il controllore (bce) ha richiesto a mps a inizio luglio 2016 una riduzione delle sofferenze di 10 miliardi a cui la banca non sembra in grado di ottemperare.
22-2-2016, renzi "oggi la banca è risanata, e investire è un affare. Su Mps si è abbattuta la speculazione ma è un bell'affare, ha attraversato vicissitudini pazzesche ma oggi è risanata, è un bel brand. Forse in questo processo che durerà qualche mese deve trovare dei partner perché deve stare insieme ad altri"
Da quel giorno mps in 5 mesi ha perso oltre la metà del suo valore quindi o il bomba porta più sfiga di fassino oppure è un bugiardo patologico che ha alterato i mercati diffondendo false informazioni e ha provocato ulteriori perdite agli investitori;
mps deve essere liquidato e chi ha investito soldi credendo ciecamente alle frottole del bomba è giusto che ne paghi le conseguenze perché non si può essere liberisti solo coi profitti e statalisti con le perdite.

Aggiornamento dicembre 2016: Con veloce decreto natalizio varato la notte del 22 dicembre lo stato utilizzerà 20 miliardi per Mps e per altre banche in situazioni di necessità (Veneto Banca e Popolare Vicenza ma anche banche minori); i soldi serviranno a entrare nel capitale di Mps abbassando considerevolmente il valore delle azioni in circolazione.
Mps oltre ad aver truccato i conti non ha fatto la ricapitalizzazione promessa né le riduzioni logistiche e di personale eppure i politici governativi (anche dopo Renzi) vogliono assolutamente pompare soldi in tale banca.
Guadagni privati e perdite pubbliche.
E dulcis in fundo un link a Bagnai che ci illustra anche l'inutilità del salvataggio.

Nota importante: la causa della crisi MPS dipende dall'acquisto della Banca Antonveneta, ad un prezzo superiore di oltre 4 miliardi di Euro, rispetto a quello reale di mercato.
Tale operazione richiede il benestare del Presidente del Consiglio, del Ministro degli Esteri (perchè il venditore era una banca straniera) e del Governatore della Banca D'Italia:
Prodi pdc, D'Alema ministro, Draghi era presidente bankitalia.
La Procura di Siena indagando non trovò alcuna tangente pagata (cioè nessun reo confesso) quindi ha dedotto che il disastro sarebbe da imputare ad una errata valutazione della Banca.

p.s. giugno 2017, in Spagna il Banco Popular ha seguito la normale procedura di liquidazione (azzerati azionisti e obbligazioni) ed è stato venduto per 1 euro a Santander: lo stato, i cittadini e i correntisti non ci han messo un centesimo e non si è vista alcuna piaga biblica.... meditate gente, meditate.

Plafond casa

Importanza: 0,15 ≈ {3€} = {2000M/60M/10(se verrà restituito)}

Notizia: nella ormai strutturale sinergia con il Sistema Bancario, a gennaio 2014 Cassa depositi e prestiti ha reso operativo il Plafond Casa, con una dotazione di 2 miliardi di euro, destinati a sostenere l’accesso al credito nel settore residenziale.

Commento: continua la consolidata abitudine di garantire guadagni privati con soldi pubblici, capitali della cdp a disposizione delle banche senza che vi sia alcun vincolo stringente da rispettare.... praticamente un prestito alle banche ormai completamente prive di liquidità con interessi bassi in vista dei controlli europei.
Intanto il 3 febbraio 2014 l'Ue ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia per ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione verso i privati, cioè il più grande debitore italiano (lo stato) presta soldi ai suoi amici banchieri per ravvivare un mercato del mattone paralizzato anche dalla stato che non paga le imprese edili a rischio di pesanti multe europee che si scaricheranno sulla collettività.

Le banche "furbe" che investono in borsa

Importanza: 1 ≈ {16€} = {1000M/60M}

Info: l’articolo 2358 del codice civile vieta alle banche di prestare soldi per comprare proprie azioni

Notizia: Nel 2007 a Zaleski Unicredit ha prestato soldi per comprare azioni di Intesa Sanpaolo la quale ha prestato soldi per comprare Montepaschi che ha prestato i soldi per comprare Ubi Banca che ha prestato i soldi per comprare Mediobanca.
Con il calo dei titoli in borsa i miliardi utilizzati hanno generato ingenti perdite, attualmente:
Intesa 1200M, Unicredit 500M, Ubi 200M, MPS 200M (totale 2100M che dipende dall'andamento di borsa)
Zaleski dispone di titoli per un valore di 1200M quindi manca quasi un miliardo.

Commento: classico esempio di come le banche si divertano a sversare i soldi dei correntisti in puttanate galattiche mentre famiglie e imprese non riescono mai a vedere un centesimo di credito.
Inutile dire che alla fine paga pantalone, cioè tutti gli italiani, grazie agli aiuti di stato che vengono concessi a piene mani a tali istituti (vd notizie precedenti).

Cartolarizzazioni (D'Alema 1998)

Notizia: le banche eludono le tasse.

Commento: "a partire dal 1998, anno in cui è stata varata la legge per la cartolarizzazione dei crediti dal governo D'Alema, che ha creato questo presupposto dell'elusione fiscale a catena. Le banche vendono i loro crediti e, negli ultimi anni, ne hanno venduti per oltre 600mila miliardi di vecchie lire, mediamente al 40% del loro valore e li hanno venduti in prevalenza a società di loro emanazione. Con la vendita al 40%, nello stesso anno, portano in bilancio una perdita secca media del 60% che diviene del 90% sui crediti chirografi, cioè quelli di conto corrente. Di conseguenza, il credito viene pagato quattro lire dalla loro società di cartolarizzazione, e poi viene recuperato integralmente: le società che hanno comprato i crediti pagano la banca con obbligazioni fino a 25 anni." (Francesco Petrino)

Draghi

Notizia: Draghi ha dichiarato che "l'euro è irreversibile" e che "Coloro che pensano di poter uscire dall'euro, magari per svalutare del 40% la valuta sono degli ingenui. Ma questi signori pensano davvero che gli altri accetterebbero una svalutazione del 40% senza far nulla?".

Commento: Possiamo notare che uno stipendiato dalla Bce difende il proprio datore di lavoro e quindi il proprio stipendio dicendo che uscire non si può ovvero minaccia la propria clientela per indurla a restare.
Inoltre possiamo notare che secondo lui chi esce lo farebbe solo per svalutare del 40%, quindi un'azione volontaria e NON un effetto dell'uscita dall'euro.
Nel caso dell'Argentina la comunità internazionale ha accettato la svalutazione a due cifre (attualmente al 10%) senza fare praticamente nulla di concreto e nella storia italiana si ricordano periodi a inflazione alta.
Dubito che l'Europa bombarderebbe l'Italia per l'inflazione che comunque, secondo quanto afferma la stessa bce, è sempre contenibile con una politica monetaria basata su prestiti a banche private da parte di una banca centrale.... quindi l'inflazione non cambierebbe di un punto se uno stato continuasse a tenere la stessa politica monetaria con una valuta diversa..... a meno che gli stati europeisti non lanciassero attacchi economici speculativi contro la nuova moneta.
Uscire mantenendo la stessa politica monetaria a chi porterebbe svantaggi? Proprio alle banche a cui lo stato chiederebbe un interesse maggiore sul denaro emesso e non lo 0,25% che Draghi a deciso.
L'euro cartaceo è già una moneta nazionale infatti il numero di serie delle banconote ha una lettera che rappresenta la nazione emittente, "s" per l'Italia.

Aggiornamento 2017: Per uscire dall'euro basta uscire dall'ue quindi non è impossibile (vd Inghilterra).
Nel diritto internazionale i trattati non sono mai irrevocabili quindi chi dice che l'euro è irrevocabile perché il trattato dice/non dice qualcosa sta affermando una colossale fesseria (in questo caso sapendo benissimo che è una fesseria);
l'uscita dall'Ue e quindi dall'euro è ESPLICITAMENTE presente nell'ormai famoso art 50 quindi Draghi sta spudoratamente raccontando una frottola grande come una casa.
A scanso di equivoci preciso che l'art 140 tue dice che il Consiglio fissa irrevocabilmente il tasso al quale l'euro subentra alla moneta dello Stato membro quindi "irrevocabilmente" si riferisce al solo tasso del subentro e non altro.

Mettetevi nei panni di Draghi:
è più conveniente MENTIRE a tutti gli europei (rischiando di sembrare scemo) per conservare la poltrona altri due anni oppure dire la verità e vedersi cacciato dagli euronazisti nel giro di pochi giorni?
Draghi sa fare benissimo i conti nelle proprie tasche e sa che mentire gli rende molto di più che dire la verità.

La TRUFFA è l'ottenimento di un vantaggio a scapito di un altro soggetto indotto in errore:
l'EUROTRUFFA si basa sui media COMPLICI e DISINFORMATORI che ripetono e divulgano la BUFALA dell'impossibilità di uscire dall'euro al fine di INDURRE IN ERRORE i cittadini che quindi continueranno a subire passivamente una moneta straniera sopravvalutata che uccide le nostre esportazioni e quindi le industrie (ergo disoccupazione da dopoguerra).

Monopolio del credito

Non fa nemmeno notizia ma il credito alle aziende è gestito quasi completamente dalle banche.
Come mai una banca presta denaro mentre i privati cittadini no?
I motivi legislativi sono tanti e in sintesi:
- accesso a centrale rischi (ovvero possibilità di conoscere il passato del potenziale cliente e di segnalare i debitori che non pagano)
- priorità in caso di fallimenti (ovvero se un'azienda fallisce la banca è un creditore privilegiato che ottiene il denaro con precedenza su tutti gli altri creditori come ad esempio i fornitori)
- detrazioni fiscali per i mutui stipulati con la banca ma non quelli stipulati fra privati (cioè lo stato regala soldi pubblici ai cittadini che si indebitano con la banca ma non se si indebitano con altri cittadini)
- deduzione dalle tasse dei crediti non restituiti (ovvero se un debitore non paga allora una parte del debito lo paga la collettività in maggiori tasse)
- creazione della moneta: la banca può dare un prestito in cambio di garanzie semplicemente segnando la cifra nel suo attivo e contemporaneamente nel passivo del cliente avendo a disposizione solo l'1% del totale per l'accantonamento
- costo del denaro a 0,05% (ovvero la banca paga un tasso ridicolo per il denaro in prestito dalla banca centrale)
- se il creditore banca amica dei politici fallisce si trovano subito miliardi per finanziarla, se il creditore cittadino fallisce son fatti suoi
 

Banche islamiche

Info: Il sistema bancario islamico vieta di addebitare interessi, non solo interessi usurai, ma anche piccoli interessi che noi consideriamo perfettamente leciti (versetto 275 della seconda sura del Corano: “Dio ha reso lecito il commercio e illecito l'interesse”).
Come conseguenza a questo principio la banca invece di prestare soldi diventa direttamente partecipe dell'attività che finanzia quindi l'interesse che percepisce non è un interesse ma un dividendo inoltre se l'attività va male anche la banca ne subisce le conseguenze (nel caso di un mutuo sulla casa la banca diventa effettivamente proprietaria di una parte dell'immobile finchè non viene interamente ripagato il mutuo).
Oltre alla condivisione dei rischi e dei profitti fra banca e debitore vi è l'obbligo di appoggiare tutte le transazioni finanziarie su di un attivo reale escludendo quindi tutti i prodotti derivati.
Infine le attività che vengono finanziate devono essere giuste nel senso che vanno evitate droga armi terrorismo alcool.

Commento: sebbene le regole siano molto limitative un sistema bancario islamico risente meno di crisi internazionali ed è molto più stabile del nostro che francamente ha un livello di serietà e affidabilità sempre più basso (anche se a onor del vero bisogna dire che le virtuose banche islamiche falliscono similmente alle nostre per "furti" più o meno legali perpetrati dai dirigenti).
Ora mi accorgo che gli screzi con i paesi islamici non dipendono da burqa o terrorismo ma dal concreto timore che un'economia leggermente meno malata spazzi via la nostra indegna finanza creativa.

Fallimenti

Importanza: 0,15 ≈ {3€} = {1600M/500M(popolazione europea)}

Notizia: Fallita la quarta banca bulgara Corporate commercial bank che sarà rilevata da Crédit Agricole Bulgaria che sarà nazionalizzata.
Nei conti sono spariti i nominativi di molti debitori e decine di milioni di euro sarebbero stati rubati dai manager appena prima del collasso.
Per proteggere i correntisti seguirà una socializzazione delle perdite.

L’Ue aveva concesso una linea di credito di emergenza di 1,6 mld per le banche bulgare onde evitare le code agli sportelli di gente che ritirava i propri soldi.

Commento: no, seriamente, qui bisogna cominciare a fare qualcosa con le banche che non sia solo regalare soldi pubblici mentre l'economia reale va a puttane.

Reintroduzione della lira

*** Con i minibot è meglio! ***
***questo pezzo è da rifare:
***le idee rimangono carine ma non ragionevoli per l'uscita dall'euro.

Uscire gradualmente dall'euro introducendo una moneta secondaria (Lira)

Innanzi tutto sarebbe ragionevole che la moneta fosse esclusivamente elettronica con transazioni gratuite, magari con un sistema a "banconote" elettroniche firmate digitalmente e dotate di numero di serie in modo che tutti possano verificare in modo semplice la non esistenza di falsi e la proprietà di monete nel proprio portafogli.
La nuova moneta dovrebbe dare interessi (ritirabili a distanza di uno o più anni) paragonabili al maggiore fra inflazione e svalutazione, in tal modo l'euro sparirebbe di fatto dalla circolazione:
basterebbe recarsi in banca e chiedere la conversione da euro a lira per avere tali vantaggi (il costo totale sarebbe un 10% del totale dei depositi pari a meno di 2000 miliardi quindi 200 miliardi).
Da notare che tutte le transazioni e i conti in lire NON verrebbero più gestiti dalle banche che sarebbero solo intermediari, ovvero il denaro uscirebbe dagli istituti di credito e verrebbe gestito da un sistema statale a garanzia del risparmio (questo farebbe fallire tutte le banche a meno che i cittadini non prestino i soldi alle banche per avere un interesse ancora più alto di quello offerto dallo stato... su questo dovrò tornare dopo).
Un punto importante è che i vincoli europei impediscono di indebitarsi quindi lo stato non può emettere liberamente titoli di credito (l'interesse sulla moneta e la moneta stessa sono un credito per chi li riceve ma un debito per chi li emette); per bypassare questo problema poiché il debito privato non ha vincoli si potrebbe permettere annualmente l'emissione monetaria ai privati cittadini proprietari di immobili in quantità proporzionale al valore delle garanzie e con una robusta tassazione statale: si tratta di un debito senza interessi e che quindi non verrà mai ripagato interamente e soprattutto sarebbe una moneta con garanzia immobiliare;
inutile dire che in caso di uscita dall'Ue tale vincolo non sussiste e l'Italia potrebbe emettere tutte le lire che vuole.
Il cambio monetario da lira a euro sarebbe fatto dal sistema informatico applicando un'aliquota non inferiore all'1% per disincentivare l'uso dell'euro e di conseguenza l'acquisto di prodotti stranieri, in modo da portare ossigeno all'economia italiana e riaggiustare la bilancia commerciale.
A quel punto risulterebbe agevole uscire dall'eurotrappola con una procedura che dura circa due anni durante i quali la cosa più problematica è spostare garanzie e debiti delle banche dalla bce a bankitalia (il target 2 che ammonta a oltre 360 miliardi di debiti che conviene defaultare o ritrattare);
dal punto di vista legislativo sarà necessario tassare le fughe di capitali, regolare dei flussi di merci e degli investimenti a lungo termine, in caso di inflazione eccessiva reintrodurre l'indicizzazione salariale, controllare i prezzi “base”, limitare fortemente le acquisizioni estere in campo sia industriale che bancario, rinazionalizzare la Banca d’Italia che quindi potrà acquistare titoli di stato.
Ricordiamoci che è possibile ristrutturare il debito pubblico italiano in mano a paesi che eventualmente si oppongano all'uscita dall'euro o peggio si oppongano a restituire all'Italia i soldi del Mes.
Recuperata la sovranità monetaria che i tedeschi ci hanno ladrescamente sottratto l'economia ricomincerà a crescere esattamente come già successo nei precedenti storici in cui l'Italia ha abbandonato regimi di cambi fissi.

Ora vediamo la lunga lista dei punti da chiarire....
Garanzie - La moneta andrebbe emessa con a garanzia gli immobili pubblici poichè come ho scritto altrove l'oro non ce l'abbiamo, o almeno non a sufficienza; è comunque possibile emettere denaro anche senza garanzie ma a mio parere è poco consigliabile nel caso italiano.
Banche - Come accennavo sopra, nel momento in cui i cittadini spostassero denaro verso lo stato senza reinvestirlo nelle banche, queste rischierebbero tutte il fallimento (anche se tutti i crediti che vantano rimarrebbero esigibili quindi in teoria non sarebbe un gran danno): per evitare questo problema lo stato potrebbe mettere dei crediti a disposizione in modo tale da compensare parzialmente il passaggio di moneta dalle banche allo stato;    lasciatemi dire che il fallimento di una banca con i conti in ordine non è mai un gran problema, il fatto che tutti i politici del mondo abbiano letteralmente il terrore di veder fallire una banca significa semplicemente che i conti non sono in ordine (meditate gente, meditate).
Attacchi - Nel momento in cui si crea una nuova moneta gli speculatori si tuffano a pesce per lucrarci sopra; per evitare o arginare questo problema consiglio di NON lasciare fluttuare liberamente la lira almeno per un lungo periodo iniziale in cui peraltro è tecnicamente ancora presente l'euro; applicare un costo dell'1% al cambio lira/euro protegge parzialmente; vivamente consigliabile NON permettere il possesso di grandi quantità di moneta a chi non è italiano o non è residente e comunque non dare mai loro alcun interesse almeno per un periodo iniziale.
Interessi - quanto pagare di interessi? vogliamo garantirci la sparizione dell'euro?
gli interessi devono essere poco superiori all'inflazione e vicini ai rendimenti bot; comunque la sparizione dell'euro non è negli scopi di una moneta secondaria che serve solo a fare concorrenza quindi ad essere migliore dell'altra per farla fisicamente sparire solo dall'Italia.
Cambio monetario - fissare per semplicità il cambio paritario euro/lira è comunque un trucco temporaneo visto che prima o poi usciremo dall'euro per tornare al più vantaggioso cambio di libero mercato
 

permettetemi di consigliare un ottimo sito sull'euro:
Goofynomics (blog di Bagnai)

“L'economia sa tutto di te e tu non sai niente dell'economia. La tua banca sa tutto di te, di quanti soldi hai, e quando li spendi; ma tu non sai niente di cosa fa la banca dei tuoi soldi e dove li mette, e se ce li ha!”
    Beppe Grillo